BARRIERE DA ESTERNO

Le parti esterne di una proprietà privata sono le più difficili da controllare nell’ ambito della sicurezza. Per prevenire intrusioni da parte di sconosciuti che possono portare a furti o ad altre spiacevoli conseguenze bisogna proteggere i punti deboli di un’abitazione, negozio, magazzino o ufficio. I ladri possono entrare scavalcando muri, cancelli, aggrappandosi a balconi, finestre, oppure passando per le porte.

In tutti questi casi, quando ci troviamo all’ aperto si usano particolari sensori che devono lavorare sotto stress. In modo particolare sono molto utili le barriere antifurto a raggi infrarossi. Il collegamento con la centrale di una barriera perimetrale antintrusione che gestisce i segnali di allarme può avvenire con cavo in fibra o in rame oppure in radiofrequenza, in modo wireless.

Le barriere perimetrali sono composte da due sensori montati uno di fronte all’ altro. Uno sarà l’emettitore di segnale, l’altro il ricevente. Quando sono attivate creano un fascio (se si tratta di singolo fascio sono mono beam, altrimenti dual, triple o quad beam) di luce ad infrarossi “wired beam”. Il fascio se viene interrotto dal passaggio di una persona genera l’allarme.

Abbastanza semplice, ma incredibilmente efficace nel contrastare le intrusioni. Possono essere posizionate lungo recinzioni, cancellate, muri, balconi, insomma in qualsiasi parte perimetrale. Le distanze coperte variano da pochi metri fino a duecento e anche più metri. Ovviamente in  quest’ultimo caso è opportuno posizionare lungo il tragitto altri sensori per dimezzare la distanza e perfezionare il rilevamento.

Molto importante per il giusto funzionamento di barriere antifurto è l’allineamento iniziale. I sensori devono essere perfettamente allineati uno di fronte l’altro per poter ben funzionare.  Un perfetto allineamento tra trasmettitore e ricevitore è fondamentale per ottimizzare il funzionamento dei raggi . Per rendere più semplice l’allineamento ottico alcuni chassis dei sensori sono caratterizzati da colori brillanti da lontano. 

Ovviamente una buona barriera a raggi infrarosso è quella che rileva un’intrusione quando avviene veramente, ovvero non deve generare falsi allarmi. All’aperto ci sono tanti elementi di disturbo: neve, pioggia, nebbia, insolazione diretta, ma anche passaggio di animali. In tutti questi casi i sensori devono essere tarati per non “scattare”. Altresì devono reagire anche quando il passaggio di una persona è rapido e veloce.